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E SE AVESSI LA SINDROME DI CALIMERO?

Vi ricordate Calimero, personaggio dei cartoni animati di qualche decennio fa ma che forse non è mai passato di moda? Quello che diceva: “Ce l’hanno tutti con me perché sono un pulcino piccolo e nero. È un’ingiustizia”! Ecco questo suo modo di fare è talmente tanto rappresentativo da essere usate anche come simbolo in psicologia per una sindrome ben specifica che manco a dirlo si chiama “sindrome di Calimero”. Come mai vi parlo di questo? Semplice perché recentemente mi è capitato di scambiare due parole con un conoscente a cui sembrava che tutte le disgrazie di questo mondo fossero successe a lui! Mi sono domandata come fosse possibile essere così? La risposta che mi sono data che, forse, costui potrebbe soffrire della cosiddetta sindrome di Calimero.

E se avessi la sindrome di Calimero?
La sindrome di Calimero consiste in un forte disagio che fa sentire perennemente vittima di un’ingiustizia. In realtà, affermano gli psicologi, è un vero e proprio atteggiamento vittimistico che è alla base di un comportamento disfunzionale. Le persone che ne sono vittima si sentono indifese e non hanno molte risorse personali per affrontare il mondo anzi, per lo più, sono alla costante ricerca di aiuto da parte di coloro che sta loro attorno.

Come riconoscere queste persone?
Le persone che hanno questa sindrome continuano a lamentarsi per ogni cosa, parlano solo ed esclusivamente dei loro problemi, ma sono anche molto furbe. Mi spiego meglio, ok?
Sembrano bisognose di attenzione e cercano di suscitare compassione in modo tale da ottenere l’aiuto di cui hanno bisogno. Il rischio che si corre qualora si incontrasse qualcuno con questa patologia è quello di lasciarsi manipolare e coinvolgere più del dovuto.

Come aiutarle?
Sappi che costoro non si accorgono di avare questo problema e tendono, comunque, sempre ad ingigantire qualsiasi imprevisto per banale che sia. Anzi se c’è qualcosa che non va è sempre colpa degli altri mai loro! E solo loro hanno il diritto a lamentarsi della loro situazione “non rose e fiori”. Bene, premesso questo, non assecondarle in quanto non farà che peggiorare la situazione perciò come comportarsi?
Cerca, ci vorrà tanto tempo e infinità pazienza tuttavia non è nemmeno detto che tu riesca nell’impresa, di far capire loro che tutti quanti abbiamo delle difficoltà e dei problemi da risolvere!! Non sono solo loro ad averne!!
Non serve a niente piangersi addosso e al contrario bisogna stare calmi mettendo a fuoco il problema così da cercare la soluzione migliore per risolverlo. Fai presente a questo “Calimero nostrano” che non si risolvono i problemi né piancendosi addosso né tanto meno pensando di non avere più nessuna speranza dato che la vita la costruiamo noi giorno per giorno perciò siamo noi che decidiamo cosa fare e non fare o che cosa va bene o male.

E se non bastasse?
Se non bastasse passa alle maniere forti! Cosa vuol dire? Vuol dire, per prima cosa, non farti più vedere super partecipe ai suoi problemi anzi rispondi in modo neutro e distaccato quasi come se ti scocciasse dare aiuto, consigli o suggerimenti.
Subito dopo cerca di cambiare argomento o, quanto meno, di non rispondere qualora ti domandasse un consiglio o un suggerimento!
E se nemmeno questo bastasse allora tronca i rapporti di amicizia subito e senza indugio! Sarà la vola buona, forse, che il nostro Calimero inizi a farsi delle domande e, magari, decida di farsi aiutare da uno specialista.

A cosa è dovuta la “Sindrome di Calimero”?
Alla base di questa sindrome c’è una bassa autostima, poca fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità nonché un’immagine negativa del proprio essere. Per lo più questo “problema” nasce nell’infanzia dato che potrebbero essere stati bambini che non sono stati considerati molto dai genitori. E in questo modo da adulti vivono un’esistenza di recriminazioni e infelicità.
Concludo ricordando che io non sono una psicologa o una psicoterapeuta oppure qualcosa del genere, ma sono solo una persona che da autodidatta cerca di capire come funziona la mente umana e nulla più.
Monica Palazzi

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