Cifre meno per i consumi generali delle famiglie in Italia fino al 2013 e in particolare per gli alimentari e bevande, trasporti, abbigliamento e calzature, mobili e elettrodomestici. Lo prevede la società di consulenza PwC Italia, parte del network Pricewaterhouse. Si salvano solo le spese per le abitazioni e per la sanità, le prime per la tradizionale attenzione degli italiani per il bene casa , le seconde a causa dell’invecchiamento della popolazione e per una maggiore attenzione alla cura della persona. Nel prossimo biennio verranno penalizzati in particolare i beni voluttuari e i consumi non essenziali. Nel nostro grafico, come si vede, le sole voci in territorio positivo sono le spese per casa e sanità. Per il resto le previsioni sono negative.