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Domenica di primavera sul lago

Niente di meglio di una domenica di primavera, passeggiando sul lungolago, per godersi un bel pomeriggio di sole, una temperatura molto piacevole e mischiarsi nel via vai di persone di ogni età che affollano ogni paese del nostro lago. Lago che è quieto, attraversato solo da una silenziosa barca a vela.  All’orizzonte ben nitida la sponda opposta, con paesi e porticcioli; contornato da lievi nubi bianche il Monte Baldo con la cima ancora un po’spruzzata di neve. Moltissime le persone che portano a spasso i loro cani, da quelli di piccolissima taglia ai più imponenti. Peccato che siano troppo pochi i padroni muniti di paletta e sacchetto!!
Divertente è osservare la grandissima varietà d’abbigliamento di tutta questa gente. Sono presenti persone di svariate nazionalità: immancabili gli orientali muniti di fotocamere e mini telecamere, badanti originarie dell’est che si godono la giornata libera, e tante altre etnie più o meno riconoscibili. Molte di loro indossano abiti tipici, colorati e svolazzanti o modelli un po’ superati. Purtroppo, per qualche donna musulmana, lunghe tuniche nere con fazzoletti neri in testa. Anche tra chi parla la nostra lingua c’è proprio di tutto: da piumini invernali e stivali a spolverini primaverili, a smanicati e infradito, canotte scollate, bermuda e cappellini! Più che mai, in questo periodo in cui la variabilità del tempo è molto rapida, non solo da un giorno all’altro, ma spesso anche tra un’ora e l’altra dello stesso giorno, è difficile vestirsi adeguati. Non mancano mai gli irriducibili amanti del nero, ma c’è per fortuna chi veste con molto colore, così come nelle vetrine sono in bella mostra abiti e accessori dalle tinte vivaci, tendenze già estive. Ed ecco che spuntano in tal modo tatuaggi, alcuni piccoli e carini, altri esagerati per dimensioni e colori e incisi nei punti più strani del corpo. Uno su tutti mi ha colpito: sulla parte inferiore della testa rasata di un uomo di mezza età, decisamente poco piacevole da vedere. 
Non meno interessante giocare a distinguere coppie sposate o fidanzate da coppie clandestine o  ancora, come si suol dire, “in luna di miele”: inconfondibili sguardi, atteggiamenti complici, abbracci, particolari attenzioni che di solito in coppie datate sono sfumate, perlomeno in pubblico. Tanti i papà da soli con passeggini o bambini al seguito, si intuisce siano purtroppo genitori separati; molti i nonni, premurosi e dolcissimi. E su tutto capricci di piccoli che diventano sempre più esigenti, testardi, incontentabili….che siano forse carenti d’affetto?? O semplicemente perché alla mancanza di tempo da dedicare loro, i genitori li viziano all’inverosimile??
Tenere le coppie di anziani che a braccetto passeggiano tranquillamente, sostenendosi a vicenda: traguardo a cui tutti aspiriamo!
Ornella Olfi

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