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DEL TEMPO CHE VA

Dal tempo che va Le foglie semi-accartocciate rotolavano sull’asfalto, come in una danza seguivano il vento. La luce tenue della sera pian piano svaniva, restava solo un cuore duro che mille lacrime non potevano ristabilire. Così… lo vidi una sera. Seduto su una panchina fissava il suo bastone, lo sguardo perso nel vuoto: “una vita scorreva davanti a quegli occhi”. Non sapevo fare nulla per lui. Sentii un vento secco sul nostro volto: “Voleva portarci via l’ultima lacrima”. Le foglie scomposte s’alzarono per buttarsi su di lui, mentre un bimbo giocoso si avvicinò. Gli sorrise. Lentamente si sedette sulle mie ginocchia e appoggiò la testa al suo petto per lasciarsi coccolare. Tutto, tutto svanì: “Le foglie secche, il vento triste, la solitudine… Angelo Bonanomi

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