Siamo tutti mossi come marionette legati a un filo sottile, guidati dalla potenza in cielo, sublimo tocco di Dio, che ci considera parte del suo strepitoso disegno divino! Solo se il destino è clemente quando inventiamo i giorni nuovi dell’amore, distratto dalla fortuna che arriva senza avvisare alcuno; solo se la nostra indole raccoglie quiete dopo la tempesta, arginando paure ed ansie affogate nei perché senza risposta, noi siamo completamente liberi, poiché in noi fiorisce la convinzione di potercela fare, a non rimanere impassibili di fronte alle difficoltà, ma con immane fatica e una forza di volontà mai tramontata, resistere nel tempo per non mollare mai la presa, per arrivare a conquistare una posizione più prestigiosa nell’ambito professionale o sociale, nella più importante soddisfazione personale, quella di aver compiuto la nostra missione che ad ogni abitante della Terra equivale. Ma tutto ciò non sarebbe possibile neppure immaginarlo, se non si credesse che non siamo indipendenti come vorremmo, ma che nulla è sperimentabile, se non ci fosse quel Dio che amiamo, e a volte disprezziamo, che ci muove i fili, non per renderci automi, ma per esaudire i nostri desideri, per farci contemplare, se mai ce ne sarebbe bisogno, le meraviglie dell’Universo che partono dal respiro del destino fino ad arrivare nel battito della vita.
Fabrizio Villa da Ponte San Pietro (Bg)
