Rimani sempre aggiornato! - Scarica l'App di New Entry!

Da un estremo all’altro…

In un clima di pessimismo generale, di telegiornali e giornali che portano solo brutte notizie, che se non parlano di pessima politica parlano di violenze e omicidi, qualcuno che mi dice con entusiasmo, credendoci: guarda questo percorso, è possibile, si può fare, questa è la mia storia e la condivido con voi… mi fa stare bene, mette energia nella mia vita, mi risolleva l’animo e porta fuori la voglia di fare. Mi è sempre più chiaro che dai contagi emotivi negativi dobbiamo cercare di proteggerci, nei limiti del possibile. E ognuno deve capire cosa gli fa male, il che non è banale, né così scontato. L’argomento è complesso, e non parlo dello star bene o male, dell’essere felice o sofferente, ma di cosa fa bene e cosa male alla nostra mente, al corpo, allo spirito.
Spesso ci facciamo del male pensando di farci del bene e a complicare le cose, c’è anche il fatto che ciò che ci nutre in un tempo, può rivelarsi tossico in un altro.
Possiamo solo imparare ad ascoltarci, affinare sempre di più le percezioni del nostro mondo interiore e rifletterci su. Oggi si parla tanto di benessere fisico, dall’alimentazione all’attività sportiva; c’è un’attenzione spesso esasperata per questi aspetti. E in realtà si parla tanto anche di benessere psicologico, trattato però come più o meno semplici ricette per la felicità. Il risultato di tutto questo gran parlare, però, non mi sembra che produca poi un gran benessere reale, e soprattutto non porta equilibrio.
Vedo più frequentemente persone che oscillano tra estremi di divano e di palestra, diete maniacali e abbuffate notturne, corsi di yoga e crisi di nervi, cassette del contadino e 4 salti in padella acquistati al volo al supermercato sotto casa dieci minuti prima della chiusura. Slanci verso il benessere totale e immancabili capitomboli e ribaltoni, con relativi sensi di colpa e frustrazioni.
Dunque, ciò che ciascuno porta nella vita influisce sulle vite degli altri.
Siamo interconnessi: per questo ciascuno di noi ha la responsabilità di cosa immette nel mondo. E non discuto i contenuti, ma la consapevolezza. L’essere affrettati, incuranti, sciatti, intellettualmente e spiritualmente non fa bene. Mettiamo cura, impegno gentile, consapevolezza, attenzione in ciò che facciamo; riflettiamo sul senso del nostro fare o non fare. Ne beneficeranno anche coloro che ci stanno vicino.
Gianluca Boffetti

Condividi