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DA MEZZANE: I NOSTRI CINQUANTANNI DI MATRIMONIO

Ricordo di Marini Marino, nei suoi primi 80 anni di vita

Sarebbe stato il nostro 50° di Matrimonio il 3 marzo 2023. Anziché una festa, che avevamo atteso da molto, ci dovemmo accontentare di ricordi in Ospedale e la partecipazione alla fissata S. Messa nella Chiesa di Mezzane, dove ci eravamo sposati quel sabato 3 marzo 1973, da parte di Maria Agostina e di nostro figlio Isaia.
Avevamo pensato ad un video, Maria Agostina è esperta a metterli assieme, da porre sul nostro Facebook e su WhatsApp, ricordando il percorso di questi 50 anni, con alcune foto. Non siamo andati oltre una singola foto, quella di noi due sulla porta della Chiesa.
Qualche giorno prima della ricorrenza, la notte del 24 febbraio scorso, un infarto fermava il mio cuore. Per fortuna poco dopo ripartiva, grazie l’intervento della Croce Rossa di Calvisano, di alcuni medici, corsi a casa nostra, nonché del pronto soccorso e della Cardiologia di Manerbio, dove poco dopo ero arrivato.
Quel lontano 3 marzo 1973, è ancora nitido nei nostri ricordi. Cinque anni di fidanzamento ci portarono a quell’importante giorno. Qualche mese prima ci demmo da fare, girando per varie attività commerciali, per acquistare i mobili: della cucina, del soggiorno, della camera da letto.

Mobili ancora utilizzati in casa nostra, tranne la cucina in uso nel piano di sopra da nostro primo figlio e famiglia, quando soggiornano a Mezzane. Acquisti che tenevano conto delle misure dei vecchi locali, che avevamo da qualche mese affittato dalla sig.Palmira Varoli, nella piazzetta di Mezzane in via Carpenedolo 24. Oggi negozio e abitazione di Elia Lesioli. Dovevamo considerare anche la spesa, in quanto avevamo dei soldi da spendere ma in modo parsimonioso.
Il mio lavoro per oltre 10 anni di operaio calzaturiero nella vicina Carpenedolo, non è che ci facesse navigare economicamente, tanto meno, seppure con qualche aumento, con il nuovo posto di impiegato comunale a Carpenedolo, avvenuto dall’agosto 1972 fino al 1995.
Mia Mamma Pialorsi Emma che aveva sposato nel 1938 mio Papà Primo, ogni volta che acquistavamo qualcosa le veniva il mal di pancia.
Per quel 3 marzo tutto era a posto. Va ricordato che il bagno non esisteva, era all’esterno… un semplice gabinetto, ci si lavava utilizzando delle bacinelle di acqua.

Famiglia Comini Giulio

Nonostante il freddo dei primi giorni di marzo, quel giorno il sole si presentava, come una primavera avanzata. Quella mattina eravamo svegli presto: ci trovammo dalla pettinatrice Andreina Ferrari, svolgeva tale attività anche l’amica Cesarina Arici per sistemare i capelli di Lei che saranno poi sotto un copricapo, i miei, lunghi da qualche mese, non ebbero bisogno. I suoi e i miei parenti si ritrovarono per il rinfresco presso le nostre abitazioni prima di recarsi alla Chiesa, la nostra Parrocchiale dedicata a Santa Maria Nascente. Eravamo in tanti, molti dei quali nella foto ricordo. La S. Messa sarà celebrata da Mons. Giuseppe Rossini, prevosto e delegato vescovile del Santuario Santa Maria delle Grazie in Brescia, conosciuto qualche anno prima, il quale ci aveva preparato al matrimonio, dopo alcuni corsi dei fidanzati, presso la Pro-Familia a Brescia.
Negli invitati oltre ai parenti delle due famiglie, non mancarono le amiche o amici di ognuno, fra i quali alcuni Sindaci della zona che condividevano con me la politica democristiana. Testimoni furono per la sposa la cugina Maria Teresa Stefanolli, per me l’amico on. Gianni Prandini, che da tempo ci vedeva impegnati in politica con la Democrazia Cristiana nella zona e a Brescia.

Famiglia Marini Primo

In molti aspettavano di vedermi con i capelli corti, ma non li accontentai. I nostri vestiti erano stati confezionati da Maria Agostina, dando sfoggio alla sua bravura di sarta. Per tanti anni sarà la mia sarta personale, dando un forte contributo al risparmio familiare. Dopo la S. Messa, nella quale, forse per la prima volta, come sposi leggemmo le letture, con gli invitati ci trovammo a visitare la nostra nuova abitazione. Visita abituale allora nei matrimoni. Ci trovammo più tardi, verso l’una, per il pranzo presso il Ristorante Savoia a Carpenedolo, gestito allora da persone che conoscevamo.

Foto ricordo dei presenti quel 3 Marzo 1973

Come tradizione in quel tempo, il pranzo era diviso in due parti, con un ampio intervallo nel pomeriggio, che diede a noi il tempo di rimirare la nostra nuova abitazione. A sera non sono mancati i quattro salti del ballo, con la musica di un complesso di giovani amici. Noi ballammo poco, così come avverrà negli anni successivi. Ballo rinvigorito in qualche serata, quando riuscimmo dal 1977 al 1985, ad organizzare come D.C. di Mezzane la Festa dell’Amicizia, grazie ad una ventina di giovani amici, che fecero della nostra casa un punto di riferimento per approfondire le nostre amicizie, tutt’ora vive.

Marino Marini e la sposa Maria Agostina Comini

Quel 3 marzo venne tardi alla sera, ritornammo a Mezzane, ed iniziammo il nostro cammino dei primi 18.250 giorni della nostra unione matrimoniale. In quella casa ci rimanemmo fino al 1981, quando andammo ad abitare in Via Orientamenti 11, dove riuscimmo insieme ad altri a costruire un Villaggio con 24 appartamenti. Proseguimmo il nostro essere insieme, arricchirono il nostro Matrimonio la nascita nel 1981 di Samuele e nel 1987 di Isaia. Tanti momenti di felicità, con le varie difficoltà che nascono a vivere, che in questi giorni, l’8 settembre 2023 mi vedono tagliare il traguardo degli ottanta anni.
Marino Marini

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