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“CUORE”

Mi soffermo ogni qualvolta
dal suo sguardo ne son colta.
L’andatura disinvolta
con la palma sua sepolta,
mentre scivola sull’acqua
a mezz’aria l’ ala sciacqua.
Passa e veglia indisturbato,
all’umano s’ è adeguato,
con lo sguardo un po’ accigliato
e il suo becco affusolato.
Dietro a sé una lunga scia
ma nessuna acrobazia,
con profilo in simmetria
di perfetta armonia.
Superbo, sfoggia l’eleganza.
Delicato. Pare in danza.
E si avvicina con baldanza
allo scorger di pietanza.
Ed eccolo maestoso
col suo fare un po’ curioso
mostra il corpo luminoso.
Nel candido bianco avanza
e stringe un patto d’ alleanza
mentre il lungo collo allunga:
“Fa attenzione che non punga!”
Io gli porgo il mio boccone,
l’obbiettivo d’attrazione,
prende e si ritrae veloce,
masticando sottovoce.
Sazio, di nuovo fluttua via,
vaga nella ferrovia
sul binario “gerarchia”.
Regna come un vecchio saggio
fatto il pieno di coraggio,
dietro a sè lascia i suoi simili
con gli sguardi affranti e umili.
Le loro piume ancor grigiastre,
ruotan come giostre
nell’aspettar il turno,
forse, per il nuovo giorno.
Lui, fedele alla sua sposa,
per la vita l’accompagna,
la raggiunge becco a becco
quasi a sorseggiar prosecco.
Si avvicina a lei un poco
mentre il cielo si fa fuoco.
Due metà in perfetto amore,
due profili si fan cuore.

Masnovo Elisa
28 Aprile 2021

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