Rimani sempre aggiornato! - Scarica l'App di New Entry!

COSA VORREI ORA?

Oggi guardavo le foglie brillanti di pioggia, quella pioggia fastidiosa che però rende il paesaggio urbano così lucido e sgargiante. La città dopo la pioggia è bellissima. E poi è venerdì: felice per il weekend, perplessa per un’altra settimana passata troppo velocemente. Ultimamente il tema del tempo sta acquistando nuove sfumature.


Sarà che l’orizzonte del cambio di decade si staglia non più così lontano, ma mi capita di riflettere più spesso sulla qualità del mio tempo.
Ieri sera, camminando per un corridoio dell’ospedale, guardavo scorci di vita inquadrati dalle porte aperte delle stanze. Vite uscite dai binari abituali, catapultate in territori difficili e faticosi.


Era tardi, andavo verso gli ultimi impegni della giornata. In una stanza, un uomo in carrozzina guardava fuori dalla finestra, dandomi le spalle. La stanza quasi buia, guardava un cielo buio e piovoso. Andavo di fretta, e sono passata oltre, ma l’immagine mi è rimasta impressa, collegata al mio andar di corsa.


Giornate troppo piene, settimane che volano via veloci… e poi? Sto facendo il possibile per vivere al meglio la mia vita? So bene che tutto può cambiare in un attimo, lo vedo tutti i giorni, e lo spazio e il tempo per mettere vita nelle giornate è qui e ora.


Penso al progetto fotografico “Before I die I want to…” di cui mi sta parlando una collega. Il progetto è nato sul muro di una casa abbandonata ed è arrivato a fare il giro del mondo dove sotto i volti delle persone più disparate compaiono le scritte a mano di ciò che quelle persone vorrebbero prima di morire.

E io cosa vorrei?
Ci penso. Al di là delle risposte più superficiali e immediate che mi passano per la testa.
E mi viene da spostare la domanda entro un orizzonte più corto: cosa vorrei ora, nel mio presente, in un futuro vicino. Perché “before I die” allontana dall’oggi, e di domani non v’è certezza. Dunque, cosa vorrei, ora?


Vorrei tempo. Vorrei non dimenticare la qualità del tempo quando accelero troppo, quando sono presa dal fare, quando il fare rischia di soffocare le priorità interiori.
Oggi guardavo le foglie lucide di pioggia ed ero felice. Oggi il tempo era pieno. E quando accade di sentirlo così, quando il momento è collegato a un sentire di significato, il tempo rallenta.


Ora, nella quiete di casa, quelle sensazioni sono ancora con me. Sono nella mia vita, con le persone che amo, con le relazioni significative che vivo. Porto tutti con me, e tutti sono qui con me, ora. Stasera sono felice, e leggera.
sguardiepercorsi

Condividi