E poi…
E poi, pensi che non ce la farai mai
a liberarti dai tuoi guai.
C’è del fango sulle tue Running Nike,
in una pozzanghera di terra hai fatto strike,
mentre corri.
E tu, corri a più non posso
come un bull dog col suo osso.
Il respiro si copre d’ affanno
nel petto i botti in un cuore a Capodanno.
Tu, solo, in mezzo al nulla,
schivi rami di betulla,
ghiaia e ricci di castagna
nella strada di campagna.
Sovrano regna il silenzio
la gola infuocata da una pinta d’ assenzio,
la foschia scende sulla terra
e l’ultimo colpo, la nebbia lo sferra,
mentre il buio ricopre ogni cosa
lentamente sui profili si posa,
e dall’alto s’ adagia maliziosa
la tonda luna dorata e luminosa.
Ascolti il suono dei tuoi passi
le suole battono sui sassi,
a volte un tonfo si lascia cadere,
recuperi il fiato e riprendi potere.
Spingi corpo, muscoli e cuore,
lo senti quel calore?
Silenzioso grido liberatorio,
sei nel limbo del Purgatorio.
La mente ti dice di non mollare,
mantieni il ritmo e non rallentare.
Miraggio fiabesco è la Stella cometa,
ancora uno sforzo e raggiungi la meta.
Poi di nuovo il tuo fiato
diventa affamato,
non ti indurre in distrazione
e tieni alta l’ attenzione.
Cercati.
E ascoltati.
E poi…
E poi, pensi ancora che non ce la farai mai
a scrollarti di dosso i tuoi guai.
Ma alla fine ce la fai.
Sempre.
Masnovo Elisa
Dicembre 2021