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COLPOSO O PREMEDITATO?

Buona sera, vi allego un articolo che vi avevo inviato nel 2008.

Ce ne è voluto di tempo prima che cominciassero a fare delle leggi quasi adeguate riguardo gli omicidi stradali. Ne suggerisco un’altra ai signori del governo, ma questa volta non penso che bastino 14 anni. Io penso che chiunque circola sulle strade deve avere un attestato che certifica la conoscenza della segnaletica stradale. Potrebbe essere una materia scolastica (anziché studiare gli orazi e curiazi). Chi circola sulle strade deve sapere cos’è uno stop, un divieto di accesso, etc…
Spero che sia un suggerimento giusto per evitare qualche morto sulle strade.

Chi si mette alla guida di un automezzo dopo aver abusato di alcolici o assunto droga non può essere condannato per omicidio colposo ma premeditato. E non mi vengano a dire che chi si ubriaca (per i drogati non lo so) non si rende conto del danno che può provocare. A questo proposito posso fornire una testimonianza: anni fa gestivo un bar dove non davo da bere alcolici alle persone che vedevo già abbastanza alticci, cosa che dovrebbe fare chiunque gestisce un locale.
Voglio ricordare che la licenza degli alcolici è concessa dalla Questura e in quel momento tu stesso che li vendi, sei un rappresentante della Questura (cosa che non tutti i gestori sanno).
Risultato: dopo qualche mese, nel mio locale non si è più visto un ubriaco venire a chiedere da bere. Vuoi vedere che allora quando hanno alzato il gomito sono ancora in grado di pensare? E allora perchè non pensano al danno che possono provocare mettendosi alla guida di un automezzo?

Francesco Armando Calafati

E’ stato un piacere ricevere l’immagine del suo articolo pubblicato dalla nostra rivista circa 15 anni fa. In primo luogo perchè tratta un argomento molto delicato che richiede la massima attenzione delle Istituzioni ma anche di ognuno di noi. Un tema purtroppo attuale dove degli innocenti rimangono vittime di incidenti stradali dovuti alla stupidità di coloro che si mettono alla guida ubriachi.

In secondo luogo sapere che i nostri lettori continuano a seguirci da anni, ci riempie di orgoglio. Grazie Sig. Francesco per la sua testimonianza.
Gianluca Boffetti

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