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CLAUDIO MARIO CHERUBINI

Una persona entusiasta ha la testa alta e lo sguardo avanti verso l’orizzonte

Si intitola Uscire da Matrix- Il labirinto apparente, l’ultimo saggio di Claudio Mario Cherubini che vuole essere come un invito a rimboccarci le maniche e a cercare la nostra via, senza pensare e agire sempre come delle pecore.

Claudio, dicembre è solitamente il mese di grandi propositi. Ma per quale motivo poi molti non si portano avanti?
Le persone hanno difficoltà a cambiare, a modificare lo stile di vita, le parole che utilizzano, il modo di pensare e poi hanno difficoltà a uscire dalla propria zona di confort. I propositi sono belli ma spesso prevale la “rimandite”: domani, la prossima settimana, il mese prossimo e così passano gli anni e non cambia nulla.

Le idee sovente devono essere spinte anche da una grande motivazione. Secondo lei oggi questa manca?
La motivazione c’è ma spesso si smorza presto.

Quando capisce che una persona possiede entusiasmo?
Lo capisco dalla voce, da come parla, dall’energia che sprigiona e dalla postura.

Postura: che postura assume una persona che ha entusiasmo?
Una persona entusiasta ha una postura eretta, spalle aperte accoglienti, respira profondamente, ha la testa alta e lo sguardo avanti verso l’orizzonte.


Lei si definirebbe una persona entusiasta della vita?
Sì, sicuramente. Ho avuto anche io i miei momenti bui ma ho reagito, ho osato cambiare e mettermi in gioco.


Ma a che prezzo? Quanto costa metaforicamente parlando farlo?
C’è sempre un prezzo da pagare, ma ne vale la pena. Bisogna procedere con impegno e determinazione, anche andando contro l’opinione degli altri. A questo proposito mi viene da pensare al film “L’attimo fuggente”: – Thoreau dice: “molti uomini hanno vita di quieta disperazione”, non vi rassegnate a questo, ribellatevi non affogatevi nella pigrizia mentale, guardatevi intorno, […] osate cambiare, cercate nuove strade. […] anche se il gregge può dire non è beneeeeene”. Come ha detto Frost: “due strade trovai nel bosco e io, io scelsi quella meno battuta e per questo sono diverso”».


Lei come è riuscito a dare una svolta alla sua e uscire dal suo labirinto apparente?
Leggendo molto, sperimentando e facendo corsi molto intensi, della durata di 4, 5 e 7 giorni.


Di quali corsi parla? Ci vuole raccontare la sua esperienza in tale direzione?
Ho fatto molti corsi, mi dilungherei troppo se dovessi parlare di tutti. Interessante è stato il percorso con Roberto Re, e la sua Academy. Fantastica è stata l’esperienza con Max Damioli e i suoi corsi di respiro, a cui dedico un capitolo nei miei libri ed esaltante è stato Il cammino della leadership con Piercarlo Romeo, 100 Km a piedi da Rieti ad Assisi.

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