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Cip Miao e le mie estate particolari…

Aosta è un forno, d’estate, riceve il calore dalle pareti delle montagne che la circondano e la conca si arroventa fino ad oltre 30 gradi. Da sempre i cittadini fuggono il caldo lasciando la città ai turisti, e salgono in quota. L’altro ieri ho preso Jakob e in venti minuti di cabinovia ero a Pila, ai 2000 metri, mezz’ora per riprendermi dal caldo. Sabato e domenica, invece, siamo saliti nella mia piccola casa di montagna, un piccolo alloggio di famiglia in un villaggio perso nel bosco, un incanto che mi ispira e da cui ho scritto tanto, nel passato, fra cui “L’ultimo sì”. La novità di quest’anno, al villaggio, è un doppio evento che raduna i bambini. Nel fienile di uno degli anziani sono nati quattro gattini: uno nero con le zampe bianche, uno a tre colori, uno grigio e uno tutto nero con la punta della coda bianca. Selvatici e prudenti, escono solo per mangiare qualcosa che i bambini portano loro, tenendosi a debita distanza. Mamma gatta sovrintende finché non succeda nulla di strano. Ieri mattina sono stato svegliato da un persistente cinguettio. Di fianco al mio tetto un uccello ha nidificato in un pertugio fra trave e muro e i tre piccolotti pigolano richiamando la sua attenzione.Uno spettacolo. Anche qui, mamma prudente, che ha posizionato il nido lontano dai gatti e, soprattutto, dalle incursioni della volpe. Ripenso ai salmi che lodano la saggezza del Signore creatore e di Gesù che si preoccupa anche dei passerotti che si vendono per due soldi. Lezione magnifica.
Paolo Curtaz

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