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CHI SONO, DOVE VADO, DOVE SONO

“Voi state chiedendo come facciamo tutti”.

“Chi sono?…Dove vado?“

Il processo dell’illuminazione è di solito lento. Ma, alla fine, la nostra ricerca porta sempre ad una scoperta. Questi grandi misteri vengono, alla fine in semplicità perfetta.  La volontà di crescere è l’essenza dello sviluppo spirituale”.

Tratto da “Come la vede Bill”.

Letteratura di Alcolisti Anonimi. Già… ma chi sono io? Dove vado? E dove sono? Innanzitutto sono Elena e sono un Alcolista. Una definizione altrettanto difficile.

A chi piace sapere di essere un alcolista?

A chi piace ricordare i momenti penosi, i sensi di colpa, le brutte figure? A nessuno. Perché la parola Alcolista suona davvero brutto. Come se io non contavo nulla… era doloroso. Sentivo vergogna e scoraggiamento. Ma oggi, 28 giugno del 2021 festeggio felicemente 11 anni di sobrietà. Oggi non mi vergogno di essere un’alcolista. So che non sono guarita e devo stare alla larga dal alcol. Ecco perché sono un alcolista. Perché se solo tocco un goccio di alcol non mi fermerei più e la mia vita sarebbe finita.

Non è male finalmente arrivare a capire a 36 anni chi sono. Questo programma di Alcolisti Anonimi che condividiamo nel gruppo è davvero la risposta a chi sono, dove vado, e dove sono. Sono in sobrietà, felicemente mamma e moglie, sono una parte di questa società dove finalmente posso dire la mia opinione senza paura e senza vergogna. Sono la parte più bella che ha imparato a sviluppare con il tempo, dove guardando dentro di me trovai tante belle cose. Con il tempo ho visto che non sono un mostro. Ogni giorno capire me stessa è un impegno costante e altrettanto gratificante. Perché in realtà bevevo perché semplicemente non sapevo vivere. Non conoscevo le emozioni, non sapevo distinguere nulla. Era molto frustrante vivere così e dover bere per soffocare tutto. E soprattutto era frustrante morire dentro ogni giorno. Per arrivare a vivere in maniera semplice ho avuto bisogno di aiuto.

Restare sobria non mi basta perché avevo bisogno di risposte. Faticoso? Niente affatto. Ieri sera con amici del gruppo, mangiavamo insieme il gelato. Eravamo in un cerchio. Tutti sobri. E con un accenno al passato qualcuno sorridendo disse”vi ricordate che una volta bevevamo? Oggi invece mangiamo il gelato”.

E dopo quel gelato e quelle chiacchiere e risate ognuno è tornato a casa sereno senza provare il secondo giorno i postumi di una sbronza. È vero che tutto è abbastanza difficile soprattutto in questi periodi con la pandemia ma in gruppo possiamo condividere e aiutarci ad affrontare un altro giorno senza alcol. E per il mio compleanno di sobrietà lo desidero condividere con gli amici di questa meravigliosa associazione che è nata nel 1935 ed è presente in più di 160 paesi nel mondo.  Sono davvero una donna fortunata.  Serene 24 ore

ELENA

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