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CHE RABBIA!!!

Premetto, o forse semplicemente lo ricordo, che io non sono una psicologa o qualcosa del genere, ma semplicemente un’amante della mente umana e che mi diletto a studiare da autodidatta tale argomento. Ecco il motivo per cui sovente vi faccio partecipe delle mie considerazioni e ora, premesso questo, torniamo per così dire, a noi ma soprattutto all’argomento che vorrei trattare in questa occasione.

Credo che capiti, a chi più spesso e a chi di meno, di sentire una rabbia incontrollata. Può anche essere una reazione normale quando ci sono dei contrattempi tuttavia in alcuni casi è un segnale d’allarme che non va sottovalutato. Se un normale senso di nervosismo è una cosa giusta sicuramente non lo è perdere la pazienza per un nonnulla oppure il reagire con comportamenti aggressivi al minimo contrattempo.


Cos’è la rabbia?
La rabbia è un’emozione e come tutte le emozioni ci trasmette un messaggio in cui ci viene detto che una data situazione è ingiusta, sbagliata, fastidiosa o minacciosa.

Poi però se la nostra reazione è quella di esplodere come “un fiume in piena” vuol dire che noi non siamo in grado di ascoltare quel messaggio in modo corretto e di analizzarlo in maniera da rispondere a quella sensazione in maniera giusta.

Quindi se, da una parte, è normale sentirsi frustrati e avviliti in determinate situazioni, lo è meno o per niente reagire in maniera tale da prendersela con gli altri o, anche, con noi stessi.
Per questo motivo è importante capire che cosa scatena questa rabbia che poi diviene incontrollata e trovare un rimedio.


Altresì va detto che il senso di rabbia è utile in quanto ci permette di scaricare stati eccessivi di tensione emotiva, ma diventa un problema quando ci si presenta troppo sovente e ci porta a diventare aggressivi. In ogni modo tenere a bada il nervosismo e la rabbia è più facile di quanto si possa pensare.

Come controllare la rabbia!
Bisogna imparare a padroneggiare e gestire la rabbia. Sicuramente non è un’arte che si impara “dall’oggi al domani” in quanto ci vuole molta pazienza e perseveranza però si può riuscire nell’impresa. Va detto però che il fine della gestione della rabbia non è certamente quello di sopprimere i sentimenti che proviamo dato che quello, a lungo andare, non ci porterebbe a nulla di buono.


Sopporta oggi poi domani e il giorno successivo e alla fine si “esplode” peggio del solito.
Lo scopo della gestione della rabbia è quello, invece, di imparare a esprimere le proprie emozioni senza perdere la lucidità e il controllo.


Se, e quando si arriverà a questo punto ci si sentirà soddisfatti di sé in quanto si sarà imparato a gestire in maniera corretta i propri bisogni, si riuscirà a gestire i conflitti e si sarà in grado di esporre il proprio punto di vista senza perdere la lucidità e la pazienza.

Ecco qualche consiglio su come poter controllare la rabbia

La prima cosa da fare è capire i “segnali d’allarme” vale a dire imparare a riconoscere il momento che precede quella rabbia incontrollata e gli indizi, ovviamente, variano da persona a persona però potrebbe essere una sensazione di stomaco chiuso, la mani che sudano, se c’è un qualsiasi tic o altro.

Una volta riconosciuti i segnali si possono prendere dei provvedimenti come uscire dalla stanza per sbollire la rabbia e contestualmente a ciò, fare dei respiri profondi che aiutino a focalizzare il problema e valutare che risposta dare oppure restare lì, e prima di parlare però contare almeno fino a dieci in modo da realizzare davvero quello che si vuole dire e, soprattutto, se è il caso di dirlo.

Se, invece, si vuole dire quello che si ha in mente, bisogna cercare dei modi giusti per esprimere il proprio punto di vista dato che se riusciamo a comunicare in modo rispettoso il nostro pensiero sarà meglio per noi e, indubbiamente, pure per il nostro interlocutore. E per noi sarà la base e l’inizio del cambiamento in meglio.

Contestualmente a tutto questo però bisogna capire che cosa si nasconda dietro all’irascibilità. Sia che siamo insoddisfatti della nostra vita, in imbarazzo verso quella persona, insicuri e, magari, rispondiamo in modo villano per farci vedere più sicuri, depressi o stressati… le cause, come vedete, possono essere molteplici e per ognuna di esse la soluzione è diversa.

Ma se, invece, si capisse che da soli non riusciamo a farcela perché la battaglia è troppo più grande di noi e impegnativa… non dobbiamo avere vergogna di chiedere aiuto a uno psicologo-psicoterapeuta che sarà in grado di offrire gli strumenti più adatti per riuscire a raggiungere l’obiettivo.


Poi ovvio, lo ripeto… io non sono una specialista della mente umana e i miei sono solo e semplicemente dei puri e semplici (e forse banali) consigli che sarei felice se potessero essere di un qualche aiuto a qualcuno!!
Monica Palazzi

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