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Caro Prezzemolo ti scrivo…

Caro Prezzemolo, sono un bambino di 9 anni, mi chiamo Marco e a settembre andro’ in quarta
elementare. Dopo molto tempo i miei genitori hanno esaudito un mio grande sogno: trascorrere una giornata a Gardaland. Non ti nego la felicita’ quando mio papa’ mi lo ha detto. So anche che questo regalo e’ costato parecchi sacrifici ai miei genitori. Siamo in tre: il prezzo d’ingresso, il costo del parcheggio dell’auto, l’autostrada, la benzina e poi… fermarsi a pranzo anche se mia mamma ha preparato i panini e abbiamo portato le bibite da casa.
(Per fortuna perche’ costava di piu’ mezzo litro d’acqua naturale che un litro di benzina)
Mi sono divertito moltissimo, tanti giochi per grandi e piccoli…. un sogno per me che e’ diventato realta’. Tutta questa meraviglia pero’ e’ stata rovinata da una mia domanda rivolta a mio papa’. Mi trovavo in coda per aspettare di salire sulla “fuga di Atlantide” quando mi sono accorto che alcune persone saltavano la coda passando in una corsia preferenziale. Mio papa’ mi ha risposto che se avesse pagato 4,00 euro a persona avremmo avuto la precedenza anche noi. Caro Prezzemolo, non mi sembra un messaggio positivo per noi bambini e per le famiglie che con sacrificio vogliono regalare un po’ di serenita’ al proprio bambino. Non e’ vero che siamo tutti uguali: se paghi, se sei ricco, salti la coda e gli altri stanno a guardare. Il ricco ruba il posto al poveraccio ed inoltre gli allunga ulteriormente i tempi di attesa.  E’ vero che nella vita di tutti i giorni se hai i soldi sei piu’ agevolato, se vuoi la comodita’ la devi pagare ma nel contesto di Gardaland, il parco per eccellenza delle famiglie e dei bambini, queste discreminazioni non dovrebbero esistere. Anche se l’amministratore di Gardaland mimetizza dicendo che e’ un normale servizio a pagamento offerto ai clienti, io non sono d’accordo per il messaggio morale che esso contiene: mortifica i genitori e rattrista i bambini. Grazie Prezzemolo che mi hai ascoltato…
Marco

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