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“Carezza mite”

n un battito d’ali, è trascorso un anno
tanto rapido
da lasciare nell’animo
un senso di sconforto
di interrogazione.
Nel mentre, un mare di parole
riflessioni, sussurri, ansiti
che oggi ci portano
ad alzare, lo sguardo al cielo
ancora a chider perché
ancora a tender la mano
per sentire la tua Cesare
farsi viva, calore, presenza, affetto.
Mancano in queste sere d’estate
il tuo stare assiso
lento consumarsi di ore pigre
arricchite da risa allegre, colorite.
Manca, la tua presenza discreta
ilare, conforto e pace
passione, amore per la natura.
Mancano i tuoi passi lenti
misurati, fra campi assolati
seguito da fidi compagni
da guiati bassi, orecchie tese.
Ed è poesia, amore, canto
quello che oggi, a te dono
carezza mite, umile, profonda. intima.
Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste

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