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CALCIO RANDAGIO

Pubblichiamo oggi una lettera di una amica, mirata a sensibilizzarci su una tematica ormai sempre più che attuale: il rispetto per gli animali. Questa volta, ci sono di mezzo i prossimi campionati di calcio. A voi. Ciao Maurizio, scusa l’irruzione nella tua rubrica che spesso dona parentesi liete e di riflessione ed è proprio per far riflettere quante più persone possibili che ti consiglio di guardare in internet le notizie che riguardano i prossimi europei di calcio. Spero che molti, tifosi e non, di qualsiasi squadra, si indignino e si sentano profondamente disgustati da ciò che quel sito racconta! Non è fantasia , purtroppo è realtà. Cerca Europei calcio 2012 Ucraina strage di randagi… dovrebbe uscire l’ articolo del “Fatto quotidiano”. C’è anche un filmato che io ho già visto più volte anche oggi su rai 3 (alle falde del Kilimangiaro), è roba per stomaci forti. Vorrei poter dire a tutti di boicottare l’evento, perchè non ritengo degno di un paese che si voglia definire “civile” una simile barbarie, credo che un buon modo per smuovere le coscienze e fermare il massacro che ancora continua sia quello di informare più persone possibile. Ti prego fai passaparola !!!! Maria Teresa Solivani Tratto da “Il Fatto quotidiano”. Continua la strage di cani e gatti randagi in Ucraina per “liberare” il Paese in vista degli Europei di calcio 2012. Ormai da mesi i randagi vengono uccisi sommariamente con veleni, bastoni e perfino fucilate, tant’è che a Kiev di cani ne sono rimasti davvero pochi. Le manifestazioni e le urla di dolore delle associazioni animaliste ucraine ed europee hanno attirato sul Paese l’attenzione della comunità internazionale, di tutti coloro non riescono a giustificare una simile strage solo per permettere qualche partita di pallone. Il problema randagismo in Ucraina esiste da sempre e con esso le ingiustificate violenze a cani e gatti che vivono per la strada. Ma da quando il Paese è stato designato insieme alla Polonia come ospite dei campionati di calcio Euro 2012 che si giocheranno l’estate prossima, violenze e uccisioni hanno subito un’escalation impressionante. Su Internet impazzano le immagini e i video di cani presi a bastonate, uccisi a fucilate o agonizzanti per terra dopo essere stati avvelenati. Le associazioni parlano di almeno 10 mila vittime negli ultimi mesi, ma tenere un conto preciso di quanti animali siano caduti in Ucraina è molto difficile. C’è chi parla di un vero e proprio “olocausto”, un paragone neanche tanto azzardato visto che, come riferiscono le associazioni, nella cittadina di Lysychansk, all’estremo Est del paese, si erano perfino inventati un “forno crematorio mobile”, dove le carcasse dei cani morti o agonizzanti venivano bruciate a decine. E poi le fosse comuni, dove, secondo i volontari di associazioni come “Sirius”, i cani vengono gettati e ricoperti con il cemento. C’è da inorridire, ma non da stupirsi dal momento che fino allo scorso novembre in Ucraina uccidere i randagi era legalissimo. Anzi. Le amministrazioni locali erano in prima fila nel “ripulire” in questo modo le strade delle proprie città, specie quelle in cui si giocheranno le fasi finali degli europei. A voi le amare riflessioni del caso.

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