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BIGLIETTO SCADUTO

Nei mesi scorsi ho vissuto un grande dispiacere, quella che doveva essere una grande gioia è stato, per me, un grande dolore, il più grande che mi sia mai arrivato da una figlia perfetta. Sono riuscita, almeno in parte, a superarlo perché mi sono aperta agli altri, ho parlato e raccontato a tutti, con il cuore in mano il mio dispiacere, non ho nascosto le mie lacrime, ho mostrato a tutti la mia fragilità e non sono caduta in depressione perché tutti mi hanno capito ed aiutato, tutti meno mio marito e la mia amica più cara. Non ho ancora del tutto capito l’assurdità di questa cosa ma è andata così. Solo loro, le persone a me più vicine e più intime, non sono state capaci di trovare una sola parola per rincuorarmi, per farmi sentire la loro comprensione… Cosa avrei voluto? Che mettessero da parte un attimo le loro convinzioni, che non mi giudicassero e pensassero per un attimo a me. Io stavo male, avevo bisogno di tutti, anche di loro, soprattutto di loro, delle loro parole, quelle parole che gli altri trovavano e loro no. Avevo bisogno di sentirmi capita anche da loro, ma questo non è stato. E allora dopo tanti anni di vita in comune e di esperienze condivise, ho capito che avere vicino le persone giuste non è sempre scontato e che le delusioni sono più cocenti se ti arrivano dalle persone di cui ti fidi. Conoscenti e colleghi hanno partecipato con sincerità al mio dolore, si sono tenuti informati, hanno trovato il modo di farmi sentire la loro vicinanza… loro no. Ora so che si può indossare una maschera anche con le persone più care, so che il desiderio di ascoltare gli altri e di mettersi in gioco è una grande fatica e a volte anche chi ci vuole bene non se la sente di farlo. Ignorare i problemi è più facile, far finta che non ci siano ci fa illudere che tutto possa andare bene lo stesso, ma non è così. Ora il mio problema è anestetizzato, non risolto perché purtroppo non lo sarà mai; se ci penso mi sento lacerata, annientata, distrutta e purtroppo ancora più sola… Il fatto che G. non abbia capito mi ferisce addirittura di più della incomprensione di mio marito… si sa che gli uomini sono opportunisti e pensano solo a se stessi, ma da lei non me lo sarei mai aspettato. Gli amici sono la famiglia che ci scegliamo, quando hanno bisogno di noi dobbiamo esserci, anche con delle lunghe bugie se è necessario, ma dobbiamo esserci; perdere un amico, per chi crede nell’amicizia, è una mutilazione e, come tale, è irrecuperabile. Miriam … questi mazzi di fiori che partono alla ricerca di un cuore e non trovano che un vaso. Romaim Gary “Biglietto scaduto”

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