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APPUNTI DI UN PELLEGRINAGGIO

“Venite a me tutti voi che soffrite”, era questa la frase che apriva il depliant illustrativo del nostro Pellegrinaggio a Lourdes, già… ma perche uno decide di andare a Lourdes? Forse non c’è un motivo particolare o, forse ce ne sono più d’uno: “Volete avere la gentilezza di venire qui?”, ecco forse la risposta è in questa frase che la Madonna disse a Bernardette, a Lourdes ci si va perché Qualcuno ci stà aspettando, abbiamo un appuntamento da rispettare! Mi decido a partire e mi ritrovo su un treno carico di gioia, speranza, voglia di vivere e tanti amici che ancora devo conoscere… Barellieri, sorelle, ammalati e semplici Pellegrini come me, “Noi insieme” c’è scritto sul braccialetto di plastica che ci hanno dato: è davvero così! Il viaggio è lungo ma la stanchezza cede il passo all’emozione non appena arrivi davanti a quella piccola Grotta che non avevi mai visto se non in fotografia, tanta gente intorno che prega in ogni lingua, ammalati di ogni età e nazione arrivati fin qui per offrire la loro sofferenza, per chiedere la pace del cuore e magari… chissà…e, accanto al roseto, Aquero, la Madonnina di Lourdes che sembra dirti “Ti stavo aspettando”. E’ il mio primo Pellegrinaggio e la sensazione che si prova in quel luogo è che lì qualcosa è successo o meglio, continua a succedere. Il programma è intenso ma ben distribuito: splendida la Via Crucis, molto suggestiva la fiaccolata come intense sono state le celebrazioni “ad hoc” per noi Pellegrini. Con noi c’è anche il Vescovo Lino che ci spiega il senso del cammino intrapreso e lo lega strettamente all’imminente Sinodo Diocesano. Rinuncio alla Messa internazionale e seguo con interesse la visita sui passi di S.Bernardette (nota per gli organizzatori: assolutamente da riproporre!), l’emozione più forte però, lo confesso, sono le piscine. Pochi istanti di un rito che, sul momento può sembrare “strano” o magari fuori tempo, ma che ti segna nel profondo e, ne sono certo, non dimenticherò mai. Il clima del Santuario ormai ti assorbe, non ti allontaneresti mai da quella Grotta, la sera ci vai con gli amici a recitare il Rosario e ti accorgi che stai condividendo qualcosa di importante… la straordinaria semplicità di una preghiera con persone che conosci solo da pochi giorni ma che ti sembra di avere sempre avuto accanto, anche questo è lo spirito di Lourdes, e la Madonnina illuminata, al di là del Gave che scorre rumoroso, sono sicuro l’aveva previsto. Il bilancio alla fine, per me come per altri “primini”, è assolutamente positivo, anche se, come hanno sottolineato i Sacerdoti nella Messa finale di Ringraziamento, il vero Pellegrinaggio non si conclude con il treno che torna a Bergamo, ma continua anche qui, con una forza e, speriamo, incisività maggiori. Prima di concludere queste brevi impressioni, sicuro di interpretare il pensiero di tutti i pellegrini presenti, permettetemi di ringraziare tutto il personale Unitalsi, dai barellieri alle dame, ai clown di corsia, ai medici, alle decine e decine di volontari che abbiamo sempre visto stare accanto a chi è meno fortunato con disponibilità e grande serenità. Moltissimi di loro sono giovani, e fra questi molti sono già all’ennesima esperienza a Lourdes. E’ faticoso ma lo fanno con gioia, e se pensiamo a quanti ragazzi, lontani da quel cancello mariano, bruciano la loro vita dietro a un inganno che hanno eletto a “valore” beh… anche questo forse è un miracolo della nostra Madonnina! Buon Pellegrinaggio a tutti! Pierangelo C. da Bergamo

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