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A OGNUNO LA SUA LaC

LaC sta per “Lenti a Contatto” e come dice la parola stessa, sono lenti che correggono i difetti visivi, proprio come le lenti degli occhiali, ma che stanno a contatto dell’occhio.

 

Le LaC rappresentano una valida alternativa agli occhiali per vedere nitidamente. Pratiche e confortevoli, possono diventare alleate preziose per risolvere piccoli problemi quotidiani, come vedere nitidamente durante le attività sportive. I portatori di occhiali che scelgono di usare le LaC per le attività ricreative più dinamiche, sono tanti e di ogni età: l’adolescente, per affrontare la vita scolastica e attività ludiche, il presbite, che intorno ai 45 anni di età inizia a far fatica a leggere da vicino ed a volte i bambini, anche molto piccoli, al di sotto dei 3 anni di età, nei quali è importante la correzione del difetto visivo per permettere lo sviluppo della vista.
Il valore aggiunto dell’uso delle LaC durante le attività sportive è espresso dalla libertà di movimento, le LaC non cadono e non si appannano, e da una visione nitida a 360 gradi che garantisce la visione periferica.
Dal punto di vista estetico, le LaC sono apprezzate perchè non coprono il volto e il trucco sugli occhi e permettono di indossare qualsiasi montatura di occhiali da sole.
Sono questi i motivi per i quali sono tanto apprezzate come mezzo compensativo in alternanza agli occhiali.
Esistono, inoltre, difetti visivi più complessi per i quali le LaC sono il mezzo compensativo per eccellenza rispetto agli occhiali. Un esempio sono gli astigmatismi elevati, per i quali le lenti degli occhiali possono provocare distorsioni nella visione, oppure in presenza di anisometropie elevate, cioè quando un occhio ha una correzione molto più alta rispetto all’altro, oppure ancora per le antimetropie, dove un occhio ha un difetto visivo diverso ed opposto all’altro occhio.
In questi casi, infatti, le lenti degli occhiali darebbero immagini di grandezze differenti nei due occhi, perché differente è l’effetto d’ingrandimento prodotto da lenti di potere più e meno elevato o addirittura opposto. Le LaC, essendo a contatto con l’occhio, annullano questi effetti d’ingrandimento, non producono immagini di grandezza differente nei due occhi e rappresentano così la migliore soluzione compensativa di questi difetti visivi binoculari.
Esistono diversi tipi di LaC e la loro prescrizione passa attraverso una visita specialistica dall’ottico contattologo.
L’ottico contattologo è il professionista della visione che svolge i test per determinare la qualità e la quantità delle lacrime e che, con strumenti appositi, misura i parametri della cornea per individuare la LaC più idonea agli occhi dell’aspirante portatore.
È importante che sia questo specialista della visione a prescrivere le LaC e a programmare i controlli periodici di questo delicato mezzo compensativo per la sicurezza e la salute degli occhi.
Le LaC, infatti, non sono tutte uguali, i parametri che le caratterizzano sono la curvatura, il diametro, il materiale di cui sono fatte, il quantitativo di acqua presente nel materiale, la presenza di umettanti e trattamenti di superficie, fino a parametri più tecnici come il modulo di elasticità. Se le caratteristiche dell’occhio e della LaC indossata non sono in armonia tra loro, la lente può creare frizione sulla superficie dell’occhio, dare discomfort al portatore e a lungo andare causare arrossamenti e infezioni.
L’ottico contattologo ha inoltre il compito di istruire il portatore a mettere e togliere nel modo corretto le LaC, e a prendersi cura dell’igiene delle stesse, per evitare lesioni agli occhi. Infine, il professionista stabilisce il programma di utilizzo delle LaC adatto al portatore, quindi il numero di ore di porto giornaliero e la frequenza di ricambio delle stesse.
Appare chiaro, quindi, che il porto delle LaC non può prescindere dal possedere un occhiale correttivo, bensì, il consiglio degli specialisti è di indossare alternativamente questi due mezzi correttivi per preservare la salute della cornea ed evitare la sensibilizzazione dei tessuti degli occhi che spesso portano ai ben noti casi di rigetto, causato da un uso selvaggio delle LaC.
Affidarsi a un professionista qualificato e con esperienza nell’applicazione delle LaC è il modo migliore per approcciarsi a questo interessante settore dell’ottica che è in continua crescita e che grazie all’impiego di tecnologie innovative riesce a soddisfare le esigenze visive di ogni amtrope.

Dott.ssa Marta Ghilardi
Ottico Optometrista – Passione Ottica

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